Domanda:
Alzheimer: affidare la persona che ne è affetta a un cosiddetto "Albergo per anziani" -?
?
2008-10-01 12:10:24 UTC
L'ammalato è mio padre, e lo è da tre/quattro anni. Fra qualche giorno lo accompagnerò in questo posto, che ho già visitato e sembra accreditato.
Se avessi avuto qualche altro supporto, anche morale, può darsi avrei continuato a tenerlo a vivere in casa con me. Naturalmente, sono l'unica figlia. Purtroppo, sono arrivata a un punto in cui sento di non poter più sostenere questa folle vita. E' come se lui mi trascinasse dietro di sé, alla sua malattia. In altre parole, mi sto ammalando anch'io.
Vorrei opinioni sincere, obiettive, non una passatina di profumata vernice.
Tu cosa faresti? Conosci l'Alzheimer?
Pareri anche di qualche medico, magari neurologo, non mi dispiacerebbero, perché sia chiaro, io cerco solo il bene di mio padre, che suppongo o spero trovi stando fra la gente. Altri anziani come lui, meglio curato. Mio padre, e credo gli ammalati di questo male tutti, soffrono molto la solitudine, e sono quasi sempre nervosi, piangono o piagnucolano, si lamentano di continuo, diventando spesso aggressivi.

Aspetto vostre.
Grazie.
Diciassette risposte:
mamma.marisa
2008-10-01 14:14:22 UTC
Vorrei inziare con cara,,,ma non so il tuo nome!A volte dietro un nik scanzonato, ci troviamo ad affrontare un probblema così lacerante! Spiegare l'alzheimer è semplice e complicato:il meccanismo è quello dei neuroni che si spengono l'uno dopo l'altro, arrivando all'annullamento totale dell'io. Si perdono tutte le cognizioni, i freni inibitori, la veglia ed il sonno, la fame e la sazietà,,,e non rimane nemmeno più quell'aggressività esagerata.Ho vissuto con una zia, che "fortunatamente" ha fatto questo percorso in fretta, anche se sono sembrati secoli.Fumava 40 sigarette al giorno,lasciandole accese in qualsiasi posto,era un rincorrerla continuamente,ma non potevamo dire di no,,,poi un giorno si è dimenticata il fumo,,,non sapeva riconoscere nemmeno il pachetto. Poi si addormentava in piedi a qualsiasi ora, e crollava a terra, facile dire lasciarla a letto o seduta,,,avveniva nei momenti più disparati,,,dava da mangiare ai muri con un cucchiaio,,,facevamo i turni per tenerla sott'occhio.Una vita impossibile, era l'inizio del periodo della scoperta, prima veniva chiamata demenza senile.Sfiniti, chiedevamo aiuto, ma non esisteva!!! Al Fatebenefratelli, definito manicomio, avevano iniziato a prendere in cura queste persone,,,con stanze adeguate ed assistenza continua!Fummo fortunati,le trovarono un posto: finalmente un po' di dignità per tutti: per lei, ben assistia, per noi la fine di quel non capacitarsi del suo stato! Il bene, l'amore, l'abnegazione non possono far nulla, anzi siamo noi che non capiamo il perchè si allontanano da noi,,,mettiamo in loro i nostri sentimenti, ma loro se li sono scordati i sentimenti!

Scusa se sono franca, ma il degrado andrà solo peggiorando, e senz'altro in un ambiente adeguato, ci sarà qualcuno che pietosamente darà loro qualche calmante,,,liberandoli per qualche ora da quel malessere espresso solo più con piagnucolii o lo svincolarsi da corde invisibili.Si consumano a poco a poco, sino alla liberazione finale!

Ama tuo padre portalo in questa "casa", avrai anche il conforto di altre come te, toccate da questa malattia.Tutto quello che potevi fare l'hai fatto, la coscienza pulita, anche se a volte hai reagito alle botte magari con uno schiaffo di difesa,non sentirti colpevole!

Seguilo, ma sarà una stretta al cuore ogni volta!!!

Chi non ha provato, non può capirti, chi la vissuto può solo darti la sua solidarietà. Permettimi un abbraccio sincero,,,e sii sicura che fai la cosa giusta!



@BRADIPO se le eccezioni fanno scalpore,la norma è quella di personale disponibile e gentile! Anche se fosse una scelta egoistica,tieni presente che chi ha genitori così anziani, non sono nemmeno loro in verde età,però il seguirli da vicino, anche se ricoverati,può farti cogliere queste eccezioni. Ci sarà sempre il parente di un altro che ti avvertirà delle eventuali mancanze.



@ Cara,,,e tutte le altre/i,,,,questa tua dom.mi ha fatto molto riflettere questa notte, anzi ho capito quanto siano importanti i figli,forse in maniera egoistica, ma chi meglio di loro cercherà il tuo bene quando non ne sarai più in grado?Tutti speriamo di non dover invadere la vita dei nostri figli, una volta raggiunta va vecchiaia,anzi speriamo di andarcene senza far molto rumore,,,ma mi è di conforto pensare che se non dovessi più ragionare lucidamente,pensare che chi sceglie per me lo farà sempre nel MIO interesse, mi solleva a livello morale!



@ e no, cara, io ho letto tutto,e continuerò a leggere tutto quello che aggiungerai,,,purtroppo è solo condivisione, non ci può essere niente di concreto che io possa fare per te in questo ambito,,,magari tu non potrai leggere le mie aggiunte, presa come sei, ma se ci arrivi, leggi il mio detto nel mio profilo,,,un nik vuol dire molto e niente e forse quel niente è più "nero" di quel che si può immaginare!
anonymous
2008-10-02 01:29:23 UTC
Ciao Lei,



io ti comprendo: si arriva ad un punto in cui ci si ammala fisicamente e mentalmente,

non si hanno più forze be pazienza che sono le qualità obbligatorie, per stare vicino, curare, rassicurare il malato.



Ho mia madre malata di encefalopatia progressiva da 15 anni,

l'ho seguita in ogni ricovero , ogni notte di ospedale, ogni emorragia.

Poi un giorno non ha parlato più,

un altro ancora ha smesso di camminare,

di riconoscermi.

L'unica figlia femmina, la piccolina di casa.

Adesso da 5 anni è a letto, vive o non vive chissà anche se sa chi sono,s sa dove si trova.

Lei così bella, così sicura di se, così forte nel suo ruolo di madre di moglie.

Adesso non ha più niente, la guardo nei suo grandi occhi castani in cerca di un barlume di ricordo.NULLA.

Poi non ci penso più: è ora di lavarla,

deve arrivare l'infermiere per le piaghe,

la fisioterapista perchè altrimenti continua ad irrigidirsi a chiudere i pugni e sarà sempre più difficile anche solo lavarla.



E' vivere nell'incubo.

Io lo so.

Poi si crolla.



Ho un fratello autistico, mio padre è anziano.

Siamo una famiglia felice. All'apparenza.

Per non dimostrare agli altri che non ce l'ho fatta che ho fallito.

Li tengo tutti e due in casa.



Chi vive al di fuori NON TI CAPISCE, NON PUO'.

Non è colpa loro.

Non siamo eroi di guerra,o chissà cosa.



Eppure combattiamo ogni giorno.



E la lotta ti distrugge, ti annienta, ti AMMALA.



Vai tu, che hai avuto la forza.



Da assistente sociale ti dico VAI.

Perchè è la cosa più giusta per lui e per te.

Sarà curato e seguito.

Non lo abbandoni, da sola non puoi farcela,

è la scelta giusta,

lo andrai a trovare sarai da lui ogni volta che vorrai.



HAI FATTO LA SCELTA GIUSTA.

e lo ripeterei mille volte.

Non rimproverarti niente.



Buona fortuna di cuore,

rinizia a vivere

a pensare a te.

Ne hai bisogno.



Chiara.
anonymous
2008-10-01 12:51:40 UTC
mia cognata vive con la madre che è ammalata di Alzheimer...

è una malattia che toglie dignità

ti fa perdere te stesso

e diventa insostenibile per chi è al fianco di questi malati



confondono il giorno con la notte

son pericolosi per gli altri(pentole scordate sui fornelli accesi) e per se stessi...



che ne penso sinceramente?

che fai bene

riappropriati della tua vita..

hai già fatto tanto..

vallo a trovare,anche se prima o poi non ti riconoscerà più...

ma tu sarai sempre chi è e chi è stato lui!!





un bacione
Frozen Yeeshaval
2008-10-02 00:58:14 UTC
Appoggio la tua decisione.

Curare un malato in casa, è oltremodo difficile e stressante per chi se ne fa carico.....e tutto l'amore del mondo non basta a superare le difficoltà oggettive.

Ho visto curare in casa un altro malato di Alzheimer, e questo è stato possibile solo fino ad un certo punto.....quando lui è diventato pericoloso, ingestibile, e anche violento (sì, purtroppo lo diventano, a malattia avanzata), è stato necessario rivolgersi ad una struttura adatta.



So che non servirà a nulla dirti di non sentirti in colpa, perchè ti ci sentirai comunque.

Ma dentro te, dovrai anche sentire la certezza che questo non è un abbandono....e che se la situazione fosse stata più gestibile, di sicuro l'avresti tenuto con te.



In bocca al lupo.....continua ad assisterlo dal di fuori, e vallo a trovare spesso......sarai più utile a lui in questo modo che come presenza fissa al suo fianco, ma talmente stanca, frustrata e stressata da non potergli dare il meglio di te.



E non permettere mai a nessuno di insinuare che tu te ne sia voluta "liberare".

Chi non vive la situazione, non ha diritto di sindacare.
Annina *
2008-10-02 02:37:33 UTC
Nemmeno io penso che ce la farei. Hai tutta la mia solidarietà, dev'essere terribile..
Serena
2008-10-01 12:24:49 UTC
si conosco il problema, e ti capisco, da sola è impossibile. questi malati hanno bisogno di essere accuditi e controllati 24 ore su 24.hai fatto una scelta giusta. e poi niente ti impedisce di andarlo a trovare spesso. si si è vero si lamentano e piagnucolano, perche l'alzeimer va di pari passo con la depressione, e ne io nè tu possiamo fare niente, dobbiamo solo accettare la situazione con pazienza. coraggio
anonymous
2008-10-01 12:24:36 UTC
Cara amica, mi trovo nella tua stessa situazione. Mia madre, 85 anni, è appena stata dimessa da un centro riabilitativo dopo la frattura del secondo femore, ha deficit cognitivo e incontinenza.

Vive con me da sempre, anch'io sono figlia unica ma sta anche con mio marito.

Sono scelte difficili. In questi mesi ho visto molte persone con l'Alzheimer, ho visitato reparti protetti.

Piange il cuore di dover "sistemare" il proprio genitore in un Istituto per Anziani, ne ho visitati svariati, alcuni sono orribili, altri meno.

Per adesso, ho preso una badante, ma ho già presentato svariate domande qua e là.

I malati affetti da questo tipo di patologia devono essere difesi da sè stessi, sono più sicuri in ambienti come le case di riposo, e noi, io e te nella fattispecie, potremo finalmente riprendere in mano la nostra vita.

Non significa essere cattivi figli, ma soltanto pensare al loro bene, e anche al nostro. Ragiona bene su quello che ti ho scritto.

Che dio ci benedica.
Ale & Simo
2008-10-02 02:35:22 UTC
Ciao io ho fatto 2 anni di scuola infermieri per cui pe rqnt riguarda il morbo di Alzheimer,ci capisco abbastanza,e in piu lavoro in una struttura chiamata Casa di Riposo,che credo sia come Albergo per anziani nella tua zona e lavoro a strettio contatto con 25 paziente tra cui 7-8-hanno qst morbo,molti hanno sono pazienti psichiatrici.



Ho letto che sei andata già a fare un giro nella struttura che lo porterai,qnd lo vai a trovare,guarda il serzionio che offrono le assistenti,se li tengono impegnati,se hanno chiacchiere.



Io sono faccio part-time e sono,detto terra terra qll che fa compagnia,gira tra di loro mi siedo vicino parliamo un po mi raccontano i lavori che facevano (che molti il loro passato se lo ricordano moltissimo),li faccio camminare in giardino o per la struttura,gli do da bere..ecc..
anonymous
2008-10-02 00:56:49 UTC
La salute prima di tutto, la tua compresa.

Hai preso una grossa decisione e capisco il tuo travaglio. Ma hai fatto bene, se ti fossi logorata definitivamente avresti dovuto prendere questa decisione forzatamente e non in coscienza come hai potuto fare ora.

Sarebbe molto più bello se, come cittadini, fossimo assistiti in questi dolorosi casi della vita attraverso un appoggio dalla Sanità pubblica, invece non troviamo nessun sollievo sociale ed anzi siamo costretti ad essere spennati moralmente ed economicamente da strutture come queste.

Ti appoggio pienamente, con la speranza che tu possa essere serena e che tuo padre abbia un decorso trnquillo ed assistito al meglio.

E spero anche che i tuoi problemi economici si risolvano presto e la tua vita sia migliore di quanto ti sembra in questo travgliato momento.

Un abbraccio.
Zio Brad
2008-10-01 15:36:18 UTC
e' evidente che se hai valutato che il tuo limite di sopportazione e' superato ad oltranza , non ha senso assisterlo direttamente . dovrai controllare molto l'andazzo , perche' tra il personale medico e paramedico vi son persone che possono approfittare della debolezza fisica della persona attuando comportamenti scostanti o di sovente menefreghismo , difficilmente dimostrabili successivamente . la realta' e' che l'essere umano e' destinato a combattere da solo durante tutta la vita , in particolar modo nella malattia . forza .
Alessia A
2008-10-01 13:26:04 UTC
non ti devi assolutamente sentire in colpa,purtroppo è una malattia che rovina chi ce la, e i parenti che li accudiscono,non credo tu abbia altre scelte.ciao
RH - Yellow Submarine
2008-10-01 13:15:23 UTC
Penso che la tua sia l'unica scelta possibile ,E doveroso star vicino ad un genitore malato ma la convivenza quotidiana con un malato di alzheimer può essere devastante, Ho avuto amiche che sono arrivate alla tua stessa soluzione illudendosi di potercela fare solo dopo essere finite loro in terapia, Non sentirti in colpa, andrai a trovare tuo padre starai con lui ma almeno conserverai un minimo di spazio materiale e morale in cui sopravvivere ..e tenerti in forze per poter essergli d'aiuto .Chi si annienta alla fine non è più in grado di occuparsi nemmeno di sè stesso. So che in alcuni di questi centri gestiscono anche gli incontri con i parenti con attività comuni. La malattia la conosco e anche se non sono medico so che se è vero che soffrono di solitudine, queste persone, col progredire della malattia tendono a vivere avulse dalla realtè, a perdere la cognizione del tempo, e anche a non riconoscere più i propri cari..lo so è terribile ma se anche condividessi ogni minuto di questo declino, credimi non gli sarebbe di alcun aiuto e tu rischieresti di impazzire. Un abbraccio di cuore.
anonymous
2008-10-01 12:24:24 UTC
Non lo so...

io non so molto riguardo all'Alzheimer, però mio zio sta iniziando ad esserne vittima..



e poi so solo che, in genere, a nessuno piace andare in uno ospizio... mia nonna avrebbe voluto morire a casa sua, e invece...

e così anche un altro anziano che conosco;



non so che dirti, nella mia esperienza (che certo non conterà molto, perché ne so quasi niente) ho visto che, l'ospizio, ha sempre dato sollievo solo alle persone parenti del diretto interessato; libera più gli altri, che l'anziano, anche se ci si sforza di dire il contrario, di affermare che è un gesto altruista, che lo si fa per lui.



ora, io non ho il minimo diritto di giudicare la tua situazione perché non la conosco davvero - io come tutti gli answerini, del resto

...sono convinta del fatto che, per giudicare davvero una cosa, per capirla a fondo, bisogna soltanto passarci sopra... è l'unica maniera, l'unica vera maniera.



Comunque casa è sempre casa, e non ci piove.

Però è la tua vita... e tuo padre non ti odierebbe mai di certo secondo me; vorrebbe il tuo star bene.



Ciao da Misa
anonymous
2008-10-01 12:23:52 UTC
Guarda ti capisco benissimo xkè anke mia nonna è affetta dalla sindrome di alzheimer ed ora vive con noi (ce l'ha da tipo 6 anni o qlcs di simile)... purtroppo non possiamo affidarla a nessuna casa di cura x vari motivi e nonostante le voglia tanto bene a volte desidererei che non ci fosse x l'impatto ke ha sulla nostra famiglia... poi lei oltre a quello ha anke 82 anni osteoporosi pancreatite... mia mamma è sull'orlo di una crisi nervosa... quindi ti rispondo sinceramente e dal profondo del cuore quando ti consiglio di mandarlo a questo albergo, xkè così ti rovini la vita... e sono sicura ke se lui fosse nel pieno delle sue capacità cognitive sarebbe d'accordo con te... non è ke lo abbandoni (puoi andarlo a trovare spesso), solo eviti di impazzire... Poi fammi sapere ke hai deciso! Bacioni...
?
2017-02-09 03:40:02 UTC
Puoi controllare l'ansia e gli attacchi di panico grazie a questa soluzione http://SconfiggiAnsia.givitry.info/?83Mj

Le cause di un attacco di panico sono molteplici. Le nostre giornate sono costellate da impegni, preoccupazioni e ansie che non fanno che accrescere il nostro stress. Se per alcuni basta sapere come combattere lo stress, per altri, invece, il problema si aggrava.
misciula
2008-10-02 04:12:51 UTC
capisco qll che vuoi dire, ho vissuto cn mia nonna in casa per 10anni affetta da alzheimer!io cmq non sono daccordo a mandare qst malati in una casa di cura o gli anziani in generale..

lo so a volte sono situazioni insostenibili e capisco che c sono certe famiglie in cui purtroppo, la soluzione della casa di cura è inevitabile..ma provaci più che puoi, c vorrà ancora sacrificio, amore, in fondo è tuo padre!anche se è scorbutico, che a volte non t riconosce o t accusa ingiustamente di qualunque cosa....
tricocca segreta di george
2008-10-02 01:22:08 UTC
li trattano come delle bestie,scegli il posto giusto se proprio vuoi,ma prima pensa a quanto ha fatto lui per te prima di ammalarsi,prendigli una badante,non abbandonalo!!!!


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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